Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/519

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dire propriamente il ventricolo di Napoli. È piacevole spettacolo l’osservare tutta quella folla, tutto quel chiasso, ed uno lo può fare a suo bell’agio, rifugiandosi in una di quelle cucine all’aria aperta, formate con quattro tavole, dove si stanno preparando i pizzi, specie di torte piatte, rotonde, le quali si mangiano condite al cacio, o con pezzi di presciutto. Non si ha che ad ordinarle; in cinque minuti sono preparate; se non che per digerie, è d’uopo possedere i sughi gastrici di un lazzarone.

I mercati settimanali si tengono pure su quell’immensa piazza di triste ricordanza, per un Tedesco, imperocchè ivi fu decapitato l’ultimo degli Hohenstaufen, e carattestica parimenti, per essere stata il teatro dello episodio storico di Masaniello, che su quella piazza i Lazzari elessero a loro re, ed ivi trucidarono. È pertanto questa, località storica per il popolo napoletano, quasi la piazza della Bastiglia di Napoli, sanguinosa per scene terribili di giustizia popolare che ivi troncò il capo a cittadini nobili, e li espose a ludibrio, e terribile pur anche i ricordi della peste.

Sarebbe cosa interassante, ma difficile ad un tempo, il descrivere tutto questo formicaio di persone, classificandole in appositi gruppi ben ordinati. Si fecero infiniti quadri e disegni della vita popolare di Napoli; si scrissero intorno a questa molte opere dotte e spiritose, ma tutto ciò non vale a darne una idea precisa, a chi non l’ha vista co’ propri occhi.

Voglio provare però a dare un cenno della strada di S. Lucia, la quale meglio di ogni altra si presta ad una descrizione. Osservai di già che questa strada, la quale corre in uno dei punti più belli di Napoli, è quella dove vennero a contatto la classi superiori ed inferiori della popolazione, e dove la vittoria rimase al ceto medio. La strada, di mediocre lunghezza, è circoscritta, a sinistra guardando il mare, dal palazzo reale, a diritta dal pittorico castello dell’Uovo. Collocato quasi al centro del grande arco del golfo, trovasi aperto verso il mare, di cui si gode