Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/558

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Partii di Nola verso sera, quando stavano per cominciare le corse di cavalli, e più tardi doveva ancor aver luogo una illuminazione generale. Allorquando a sera inoltrata mi trovai a Napoli, alla finestra della mia abitazone a S. Lucia vidi la folla che tornava dalla festa, e si avviava Verso Chiaia; i cavalli erano guerniti di nastri e di fiori; la gente faceva sventolare le piccole bandiere che quasi ognuno riportava seco; carrozze, cavalli, uomini, tutti erano coperti di polvere, e gridando, scherzando, si portavano a Chiaia, per prendere ancora parte al corso.

VI.

Chiunque siasi portato da Salerno ad Amalfi, seguendo la strada lungo al mare deve ricordarla con vera soddisfazione.

Non havvene altra bella ugualmente in tutto il regno di Napoli, e di tante escursioni che ho fatto in tutta quanta l’Italia, si è questa la quale mi ha lasciata più grata impressione.

La strada segue sempre la sponda del mare, mantenendosi ad una certa altezza, e piegandosi a tutte le sinuosità del suolo. Si hanno pertanto a sinistra i monti, le fresche valli, popolate di villaggi, le quali scendono al mare, e sotto di sè questo, mentre lo sguardo si stende fino a Pesto, ai monti delle Calabrie, al capo Licosa, al golfo di Policastro.

Il primo abitato che s’incontra, ed in vicinanza di Salerno si è Vietri, e la posizione di questa piccola città mi ricordò Tivoli. Giace in una gola ampia e grandiosa, entro la quale scorre un torrente, il quale dà moto a parecchi molini, e sulla riva di quello sorge Vietri, bruno d’aspetto e bizzarro, con parecchie chiese e cappelle. Sulla spiaggia del mare possiede il suo piccolo porto, popolato di barche. Quasi tutti quei paesi, collocati in alto, hanno un piccolo borgo alla marina, dove si possono vedere le scene della vita dei pescatori, con ben maggiore evidenza che nei