Pagina:Rime-di-Bindo-Bonichi.djvu/124

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Se al tuo voler quel ch’ai non è bastanza9:
Che basti a te, misurando, procura.
Fa per aver usura
Talora ôm, ch’è del capital perdente.

     L’om a cui Idio concede
Agli altri esser plelato10
Rendasi umilïato
Et non si creda per merito degno11.
Tal don da Dio procede,
E in tal non vive stato
Piu ch’egli abbia ordinato;
Quei, ch’è signor sovran di ciascun regno.
Prudente temperato e giusto viva,
Et nelle cose adverse aggia fortezza;
Che bon signor disprezza12
Cui fatto ha grande, se coi vizii il trova 13.
Talor’avien che di signoria ’l priva
Et d’alto stato il dipone in bassezza
Poco vale allegrezza
All’hom, quando al finir tristizia prova.

     L’uom saggio e buono ellegge
Nella sua coscïenza
Giusta e vera sentenza,
Et se cerca altra per peccare è folle14
Se gente altra corregge,
Veduta la sperienza15
Considera l’essenza