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seguenti della Raccolta di Rime antiche Toscane, fatta dal marchese di Villarosa; Palermo, Assenzio, 1817, vol. 4, in 4.

Canzone Seconda (Pag. 20).

Che la gentilezza procede da virtù di core e non da be’ costumi, ne da richezza antica.

Vide questa Canzone per la prima volta la luce per opera di Mons. Telesforo Bini, il quale la inserì alla pag. 50 del suo volume di Rime e Prose del buon secolo della lingua, tratte da manoscritti; Lucca, Giusti, 1852, in 8. Il prof. Giosuè Carducci la ristampò da pag. 166 a 169 della sua raccolta di Rime di M. Cino da Pistoia e d’altri del secolo XIV; Firenze, Barbèra, 1862, in 32.