Pagina:Rime-di-Bindo-Bonichi.djvu/194

Da Wikisource.
148

questi sonetti dal Villarosa nelle Rime Antiche Toscane, Palermo, Assenzio, 1817, insino al Carducci nelle Rime di Cino da Pistoia e d’altri del secolo XIV, Firenze, Barbera, 1862, non presero cura di attingere a testi a penna, ma seguitarono alla lettera la lezione dei primi editori; di che intraviene, che essendo quella spessissimo viziata, le vecchie magagne si sono continuate nelle nuove impressioni a gran detrimento del pregio veramente singolare de’ sonetti del Bonichi, il quale addimanda ancora una mano pietosa, che gli medichi le gravi piaghe, onde è offeso e difformato del capo ai piè. Questo abbiam noi procacciato di fare con paziente opera, togliendo a rivedere e ad emendare i sonetti preindicati sovra quanta maggior copia potemmo di testi a penna. I quali a testimonio delle usate diligenze, e a governo di chi per avventura avvisasse consultarli, diamo in nota qui appresso:


Cod. M. VI. 127 della Chisiana.
Cod. X. IV. 42 della Casanatense.
Cod. C. IV. 16 della Senese, car. 40, 41, 42, 43, 44, 47, 48, 49.