Pagina:Rime-di-Bindo-Bonichi.djvu/34

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XXIV


fosse poi, com’è accaduto ed accade, vilipesa e schernita da chi venne (per lo più senza fatica) in possesso di libertà: ignaro o perfidiosamente dissimulante che dagli operosi ed efficaci pensieri degli studj e da’ virili propositi de’ valentuomini nè venne affrettata e conquistata; nè fatto capace che l’ingegno e la parola sono la potenza e l’arme più solide e tremende; forse lente, ma sicure ed umane vincitrici del mondo. È pur difficile sfuggire oggidì l’arroganza degl’infimi faziosi, che si reputano, come la fastidiosa e derisa mosca della favola, portatori e guidatori di libertà: la quale nasce e vive di sapienza e di moralitade, e non meno dalla licenza che dalla tirannide aborre.

Compiuti gli studj legali, il Ferrari, salvo breve tempo passato per ragion d’uffizio all’Aulla in val