Pagina:Rime-di-Bindo-Bonichi.djvu/75

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Poi dunque conoscem quel che ne vale.24
Ben si può dir, che mal per se fu nato
Chi dispone il suo stato,
Solo al presente, e no’ ’l futur pensando.25

     Pensier poco varrìa26
Dall’operar lontano
Siccome all’ôm non sano
Medico saggio sanz’aver sua cura.
Ma chi la buona via
Vuol, per non gire in vano,
Faccia di propria mano
Ben, mentre vive, e quest’è via sicura
Se ’l principal ne’ suoi bisogni è tardo27
Che dia del successor l’omo sperare28
Che fia più tardo a dare29
Quel che gli è imposto, se ’l tiene e possiede?30
Così in due parti pecca, s’i’ ben guardo,
La prima in se nel male adoperare;
Nell’altra, che ’l dannare
Del successor da lui quasi procede31

     Lo peccator prelato32
Il popolo amonendo,33
Se ben dice, fallendo
Lo suo fallir non seguitar comanda.
Io che so’ tale stato34
Simile scusa prendo:
Se mal fo me offendo,35