Pagina:Rime (Andreini).djvu/278

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     E ’n somma Ninfa ingrata
     Per colpa sol del tuo ’ncostante ingegno
     Quanto direi d’amor dirò di sdegno.


NISA EGLOGA VII.


Argomento.


Fileno Pastore prega Nisa Ninfa ad esserli cortese; e quando vede, ch’egli per se stesso non è bastante à rimoverla dalla sua ostinazione, rivolto ad Amore lo prega d’aiuto; ma vedendo con lui ancora gettar il tempo, si risolve di tornar alla tralasciata cura del Gregge con pensiero di donarsi ad altra Ninfa.


Fileno Pastore.



P
Iangèa Filen sua miserabil sorte

Pregando Nisa invano
     A mostrarsegli pia,
     E ’n tali accenti la sua doglia aprìa.
Tu pur disprezzi ò Nisa
     Il tuo Filen, che più, che ’l gregge t’ama.
     Ohime tu pur mi fuggi, e Leon fero
     Già non son’io, che di terribil guardo
     Morte minacci. Angue non son, che cerchi
     Morder il tuo bel piede.
     Amante io son, che per amarti vegno
     Dietro a l’orme, che lasci
     A questi occhi dolenti
     Stanchi, e sazi del pianto,
     Ma de la cara vista
     Di tua beltà non mai stanchi, ne sazi.


Io