Pagina:Rime (Andreini).djvu/302

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Flori.Deh consolati à i detti
Di colei, che tant’ami;
Ch’ell’è fatta pietosa
De la tua lagrimosa empia sventura.
Gala.Alcon pur dirò mio
Bench’i’ sia tanto al perderti vicina
Credi a Floribia mia, s’à me non credi.
Alco.Prima di questo cor fiamma gentile
Se gli occhi mi piagaro
Mi risanano i detti.
O piaga avventurosa,
Piaga, che se’ vitale
In sembianza di piaga empia, e mortale.
O bellissima Ninfa, anzi pur Dea
Non senza alto voler d’amica stella
Fui vicino à la morte.
La tua somma bontà ben porge à tempo
Pietosissima aita
A questa mia ferita.
Gala.A la piaga d’amor già non credei.
Ma per virtù di questa
Piaga de la tua mano,
E quella, e questa io credo.
E s’al tuo pianto amaro
Vero sangue del cor non diedi fede
Ben credo à questo sangue,
Che dal tuo petto stilla;
Ilqual così d’amor, e di pietade
Dolcemente m’accende,
Che s’egli è sangue a gli occhi è fiamma al core.
Alco.Quant’hà Morte d’amaro
Queste amorose note han raddolcito.


Se