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294 TAVOLA.

Al Sig. Iacopo Doria.

B

Ben degni d’albergar nel seggio eterno  65 
Ben è destin, che tù giamai nel seno  86 

Alla Reverenda Mr. D. Claudia Sessa nel monastero della Nunziata di Milano.

Brami chi vuole ò d’Aquila superba  143 
Benche per voi mille sventure, e mille  193 

Al Sig. Cardinale Cinthio Aldobrandini.

Ben à guisa di Sol fiammeggi, e splendi  194 

C

Cresci ò mia nobil fiamma se maggiore  28 

Alla Sig.Marchese di Grana.

Come l’alma beltà, che fà beata  37 
Cinta di fiori, e d’amoretti gài   42 
Cinto di neve il crin d’intorno agghiaccia.  64 

Al Sig. D.Alessandro d’Este.

Con heroico stil, con puri inchiostri  104 
Che pensi, ò che vaneggi Anima stolta?  129 

Al Sig. Cardinale Cinthio Aldobrandini.

Chi Delio ’l chiama, e chi nomarlo suole  137 

Al Sig. Duca di Mantova.

Come talhor al freddo tempo suole.  144 
Con lagrime di sangue, e con sospiri  187 
Come spero trovar ripari, ò schermi.  209 

D

Dolci asprezze, e soàvi, aspri, e noiosi 
Disprezza pur questi sospiri ardenti. 

Alla