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     Drago stassi à la guardia crudeltade.
     Povero Amante io spero
     Invan dunque d’haverlo, e ’l tento invano,
     Che sol lece mirarlo di lontano.


MAD. XXIX.


V
A pur lasso mio core,

Và pur core à colei,
     C’hor avviva, hor ancide i pensier miei,
     E dille quanto sopportiam’ dolore
     Per la sua feritate;
     E s’ella nega al tuo languir pietate
     A me ritorna; e se ritrovi, ch’io
     Sia giunto al fin del mesto viver mio,
     Piangi l’aspra mia sorte,
     E dì, che troppo amando io giunsi à morte.


MAD. XXX.


S
E voi tardate tanto

Madonna à prestar fede
     Al mio sì lungo pianto:
     Piangerete poi morto
     Colui, che vivo invan chiede conforto,
     Colui cui non porgeste unquà mercede.
     Ma vano è ’l pentimento
     Se de l’altrui tormento
     Altri solo per morte al fin s’avede.


MADR. XXXI.


B
Enche tù m’habbi tolto

O bella Donna, e ria
     Il Sol del tuo bel volto,


Perch’io