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Poi che mi vider così sbigottito
disse l’una che rise:
— guarda come conquise
20forza d’amor costui. —
L’altra, pietosa, piena di mercede,
fatta di gioco in figura d’amore,
disse: — ’l tuo colpo, che nel cor si vede,
24fu tratto d’occhi di troppo valore
che dentro vi lasciaro uno splendore
ch’i’ no ’l posso mirare.
Dimmi se ricordare
28di quelli occhi ti poi. —
A la dura questione e paurosa,
la qual mi fece questa foresetta,
i’ dissi: — e’ mi ricorda che ’n Tolosa
32donna m’apparve accordellata istretta,
la quale amor chiamava la Mandetta.
Giunse sì presta e forte
che ’n fin dentro a la morte
36mi colpir li occhi suoi. —
Molto cortesemente mi rispose
quella, che di me prima aveva riso:
disse: — la donna, che nel cor ti pose
40co’ la forza d’amor tutto ’l suo viso,
dentro per li occhi ti mirò si fiso
ch’amor fece apparire.
Se t’è grave ’l soffrire
44raccomàndati a lui. —
Vanne a Tolosa, ballatetta mia,
ed entra quetamente a la Dorata.
Ed ivi chiama che, per cortesia
48d’alcuna bella donna, sia menata
dinanzi a quella, di cui t’ò pregata’;
e, s’ella ti riceve,
dilli con voce leve:
52— per merzè vegno a voi. —