Pagina:Rime (Gianni).djvu/132

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XVIII.


      Amore, i’ veggo [ben] che tua virtute,
che m’innamora così coralmente,
non è tanto possente
che faccia questa donna esser pietosa.
5Chè sol per acquistare una salute
da gli occhi suoi, i’ porto nella mente
quel desio che sovente
mi fa di morte l’anima pensosa.
E questa disdegnosa,
10che porta quel negli occhi, ond’io son vago,
già non mi mira si ch’ i’ possa dire
che per lo mio desire,
ella li mova dove i raggi suoi
vegnan per pace de’ martiri tuoi.