Pagina:Rime (Gianni).djvu/87

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24 ballate

che per sua cortesia
40vuole suo servo sì guiderdonare.


Edita dal Fiacchi, di sul codice Pucci, e poscia riprodotta dal Valeriani e dal Nannucci. Secondo la lezione dei codd. Vat. 3214 e Chig. l. viii, 305, la ristampò il Tropea nel suo citato Saggio etc. Resta inoltre nei codici Ashb. 479; Riccard. 2846: Laur. xc. inf. 37; Vatic. 3213; Parig. 554; Palat. 204; Magl. vii. 8, 1208 e Trivulz. 36. Varianti:

1. M. 1. suo lib.; C. eo; 2. C. V. piangente; A. piagente; L. ad voi; 3. C. f. grave; P. 1. levare; V. allenare; R. alleggiare; 5. f. e questo è certo; 6. M. 1. el suo; L. P. 1. greve pen.; 7. M. 1. angosciare; 8. A. L. a voi piangendo; R. manca a voi piangendo, o venendo; 9. f. suo viso; 10. M. 1. finono; V. oki; C. elgli occhi; 12. A. merzé della sua amanza | et me cherendo, scritti come due versi distinti; C. V. e me cherendo; 14. A. mostrate ver di lui; R. nostra allegranza; C. V. f. n. poria campare; 18. M. 1. tale accoglienza; 21. V. ad me; L. di vostro amico; R. cordoglianza; V. condoglienza; C. manca: servo; 23. A. portatogli; 27. A. ferma sua manza; 28. C. buono amor; 30. C. parlar piangete; V. rposo, sciolto dal Pelaez (Rime antiche