Pagina:Rime (Gianni).djvu/96

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ballate. 33


Anche questa ballata fu pubblicata la prima volta dal Fiacchi di su il codice Pucci, e poscia riprodotta dal Nannucci. Secondo il testo dei codici Chig. l. viii, 305 e Vat. 3214 fu riprodotta nel citato Saggio del Tropea. Si legge ancora nei codici Riccard. 2846 e Ashb. 479. Varianti:

3. C. chemm; 4. C. nolle; 5. V. amor fara sent. senza il se; il Riccar. legge: S’amor farà sentir per li suoi raggi Della sua gran dolcezza; ed ha questa nota in margine: In quel del P. c. 281 dove tali ballate sono imperfette si legge così et par corretto per la rima; e qui riproduce i versi 5-6 nella nostra lezione, giustamente corretta, secondo la esatta forma schematica di questa ballata; 8. C. V. A. menomerà; 9. C. chemmi; 12. C. chemmi; 13. V. vixo; 20. f. n. che e fugge; 22. V illei; 28. C. che selvaggia tuttore; V. tuctore; 29. Questo verso manca nel nannucci ; A. trovo; 30. A. contro di lei s.; 31. f. e negli occhi amorosa; 31. f. R. a chi ne prende disianza; nel cod. Alessandri, come avverte il FIACCHI, si leggeva però: e chi; 35. V. pero dilectanza; 38. V. o d’amor.

[Ballata grande: ripresa, tre stanze e replicazione regolarissima.

                          Ripr. e replic.: abbA
                          Stanze: aBcaBccddX.