Vai al contenuto

Pagina:Rime (Vittorelli).djvu/143

Da Wikisource.

( 142 )


Zughetti, fricassee, torte, pastiglie,
     Distruggitrici in questa età de gli uomini,
     Io vi reputo men de le quisquiglie,
     E fia sempre che v’odii, e che vi abbomini.
     Fumino pur le Galliche stoviglie
     Ne le cucine sol de’ gentiluomini,
     I quai con faccia dimagrata e tisica
     Studian de’ cibi la moderna fisica.

* * *


Vietano bruscamente gl’Ippocratici
     Di cercare le droghe, e di nutrirsene.
     Abbianle i cuochi valorosi e pratici,
     E godan essi usarle, e sbizzarrirsene.
     Via di qua gl’insolenti olii aromatici,
     Che presto fanno a maravalle girsene1.
     Ungano i Maccheroni il nostro esofago
     Nemici de la febbre, e del sarcofago.

  1. Maravalle storpiato contadinescamente da dies magna & amara valde. Vedi la Tancia del Buonarotti Atto primo Scena prima, colle annotazioni del Salvini.