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Zughetti, fricassee, torte, pastiglie,
Distruggitrici in questa età de gli uomini,
Io vi reputo men de le quisquiglie,
E fia sempre che v’odii, e che vi abbomini.
Fumino pur le Galliche stoviglie
Ne le cucine sol de’ gentiluomini,
I quai con faccia dimagrata e tisica
Studian de’ cibi la moderna fisica.
* * *
Vietano bruscamente gl’Ippocratici
Di cercare le droghe, e di nutrirsene.
Abbianle i cuochi valorosi e pratici,
E godan essi usarle, e sbizzarrirsene.
Via di qua gl’insolenti olii aromatici,
Che presto fanno a maravalle girsene1.
Ungano i Maccheroni il nostro esofago
Nemici de la febbre, e del sarcofago.
- ↑ Maravalle storpiato contadinescamente da dies magna & amara valde. Vedi la Tancia del Buonarotti Atto primo Scena prima, colle annotazioni del Salvini.