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Giova il canto, ma non giova
L’onda spessa de la culla.
Ben è ria chi si trastulla
Volteggiando il fanciullin:
Poichè il sangue risospinto
Corre al cerebro geloso,
Ed affretta impetuoso
Ogni umore il suo cammin.
* * *
Stian le lucide finestre
Di rimpetto a i negri occhietti,
Onde entrambo li saetti
Il vivifico balen:
Che se in quella e non in questa
Pupilletta agisce il lume,
Da la forza e dal costume
Losco il figlio, oimè! divien.