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di M. Pietro Bembo. | 71 |
Mentre udirà querele oscure e chiare
Morte, Amor fiamme arà dolci ed amare,
Mentre spiegherà il Sol dorate chiome
Sempre sarà lodato il vostro nome,
A lei, che l’Appennin superbo affrena
Là ’ve parte le piaggie il bel Metauro,
Di cui non vive dal mar Indo al Mauro,
Da l’orse a l’austro simil nè seconda,
Va prima: ella ti mostre, o ti nasconda.
sonetto lxxviii.
Adunque m’hai tu pur in sul fiorire
Morendo senza te, Frate, lasciato,
Perchè ’l mio dianzi chiaro e lieto stato
Ora si volga in tenebre e ’n martire?
5Gran giustizia era, e mio sommo desire,
Da me lo stral avesse incominciato:
E come al venir qui son primo stato,
Ancora stato fossi al dipartire.
Che non arei veduto il mio gran danno,
10Di me stesso spirar la maggior parte;
E saria teco fuor di questo affanno.
Or, ch’io non ho potuto innanzi andarte,
Piaccia al Signor, a cui non piace inganno,
Ch’io possa in breve e scarco seguitarte.