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RIVISTA

delle

TRADIZIONI POPOLARI ITALIANE


Anno II. 1° Dicembre 1894. Fascicolo I.


FOLK-LORE ALBANESE1


Un neonato che apre con difficoltà gli occhi è considerato come debole e viene fortificato fregandogli la testa con un giallo d’ovo ed involtandogliela poscia con un pannolino.

— Una piccola creatura che strilli continuamente, è considerata ammalata all’ombellico, od in qualche altra parte. Per guarire il primo male si piega uno dei piedi del bambino in modo che la punta tocchi il gomito. Se questo non serve a nulla, si capisce che allora la creatura ha un’altra sofferenza, la quale si scoprirà, facendo scorrere per tutto il corpo del bambino un giallo d’ovo intero e nel punto che questo poi si rompe, è la parte ammalata che viene quindi stropicciata fortemente collo stesso giallo d’ovo.

— Per preservare le creature contro il mal’occhio si taglia il piede d’una talpa con una vecchia moneta d’argento, la quale s’involta quindi in un pezzetto di tela e la si appende al collo della creatura come un amuleto.

— Fino ad un anno le creature non debbono guardare la luna, perchè altrimenti vien loro la diarrea.

— Una madre non deve mai baciare sulla bocca una sua creatura, perchè questa corre il pericolo di balbettare.

— Una donna sposata di recente deve farsi portare i suoi nuovi vestiti in casa da un ragazzo, affinchè la sua prima creatura sia un maschio.

— Il primo caffè che si porta ad una partoriente dev’essere prima gustato da un’altra donna, la quale da parte sua bagnerà pure le labbra del neonato affinchè questi goda sempre buon appetito.

  1. Il dottor Pisko, console austriaco a Janina sta raccogliendo tutti i materiali del folk-lore albanese, in Epiro: sarebbe ora importante che gli Albanesi d’Italia riscontrassero queste prime tradizioni raccolte dal Pisko, con quelle che sono ancora vive tra loro. (A. D. G.)