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Pagina:Rivista di Scienza - Vol. I.djvu/229

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cos’è la terra? 219

La Terra, secondo le prove di fatto e le induzioni plausibili precedentemente svolte, non sarebbe quindi che un grande meteorite, metallico nel suo interno, roccioso alla superficie. Questa separazione degli elementi costitutivi si spiega facilmente, quando si ammetta che la Terra abbia attraversato un periodo di fluidità. In quella fase essa era una immensa massa di metallo fuso, con grande predominio del ferro, ma in cui erano mescolate molte impurità, e disciolti molti gas e vapori, che l’avvolgevano anche in una densa atmosfera. Tra questi gas era predominante l’ossigeno, che determinò un processo di ossidazione del ferro e delle sostanze ad esso commiste.

Per questa ossidazione di materiali diversi, e per altre combinazioni chimiche, le impurità della massa si eliminavano via via, formandosi alla superficie uno strato prima fluido, e poi consolidato in roccia, la cui costituzione è identica a quella dei meteoriti rocciosi. Così si sarebbe formata una crosta rocciosa attorno alla massa metallica, che era andata raffinandosi in questo processo di eliminazione; processo analogo a quello di raffinamento della ghisa colla corrente d’aria, negli alti forni, dove il metallo si copre di scorie e loppe prodotte dall’ossidazione degli elementi commisti o combinati col ferro. L’esperienza di Daubrée ha messo in evidenza un’analoga trasformazione per ossidazione dei meteoriti ferrici in meteoriti silicatici.

Conclusione.

In principio ho detto che noi non potremo mai affermare d’aver trovato la soluzione definitiva del problema della Terra, perchè tale soluzione non potrebbe essere basata che su prove di fatto le quali sono e saranno sempre inafferrabili. Ho aggiunto però che, in ogni grado di evoluzione della scienza, si può pretendere a una soluzione plausibile, che sia fondata sui fatti che si sono potuti constatare e che non sia in contraddizione coi principi generali che la scienza, in quel momento, può affermare. Noi siamo appunto stati condotti con postulati di fatto e con processi logici che, allo stato attuale della scienza, ci paiono rigorosi, a quella soluzione che pel momento sembra la più plausibile. Non dobbiamo nasconderci però che i fatti che ci hanno servito di base sono