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che sono capaci di influire sopra certe reazioni accelerandole (o ritardandole).

Acidi e basi, cloruri metallici anidri, metalli finamente divisi od allo stato di soluzione colloidale esercitano particolarmente una simile influenza e vengono perciò assai spesso impiegati. Quale sia il meccanismo intimo della loro azione non è ancora ben chiaro, il lato caratteristico risiede in ciò che essi non prendono alcuna parte durevole al processo che determinano. Così per esempio il platino finamente diviso od in soluzione colloidale provoca la decomposizione dell’acqua ossigenata (perossido d’idrogeno) in acqua ed ossigeno, senza subire esso stesso alcuna modificazione; in modo affatto simile la zimasi che Buchner ha insegnato a ricavare dai lieviti provoca la scomposizione dello zucchero d’uva in anidride carbonica ed alcool.

Un esempio tolto dalla grande industria inorganica può illustrare assai bene l’importanza della questione della scelta dei catalizzatori. Fino a poco tempo fa la fabbricazione dell’acido solforico poteva farsi solamente ossidando il gas solforoso coll’ossigeno atmosferico mediante l’acido nitrico e richiedeva perciò l’impiego di vasti apparecchi le cosidette camere di piombo. Ora si è imparato ad ottenere lo stesso scopo in modo assai migliore e più semplice mediante l’impiego del platino finamente diviso. Una differenza di gran lunga maggiore si osserva fra i catalizzatori naturali e quelli impiegati in laboratorio.

I primi sono sostanze organiche di costituzione ancora completamente sconosciuta e vengon detti comunemente enzimi o fermenti. Lo studio di queste sostanze ha naturalmente negli ultimi anni aumentato assai di importanza ed ha condotto anche a varii risultati assai notevoli.

Ai fermenti noti già da lungo tempo che si trovano negli apparati digerenti degli animali: nella saliva, nello stomaco e nel pancreas; agli agenti delle fermentazioni alcoolica, acetica, lattica e butirrica; alla invertina ed alla diastasi sono venute ad aggiungersi numerose altre sostanze della stessa natura che determinano ed accelerano i diversi processi chimici; sembra quasi come se ad ogni singolo processo spettasse uno speciale fermento.

La scoperta di Buchner ha inoltre reso assai verosimile che la distinzione che prima si faceva e si riteneva sostan-