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forme, di cui probabilmente i germi già tutti esistevano nella cultura dell’esperimento al suo inizio, ci rispecchia però una lotta per l’esistenza, che su più vasta scala deve essersi svolta durante la produzione delle forme stesse. L’interruzione di quelle date condizioni di ambiente che permettevano la vita rigogliosa dei Flagellati clorofillici, deve aver spinto i fratelli a mangiare i fratelli, a nutrirsi in modo più animalesco e meno sintetizzatore, utilizzando il materiale sintetizzato già. Ma ciò è potuto avvenire soltanto mediante il contemporaneo differenziamento morfologico, per il quale organelli si sono sviluppati, atti alla vita di predatori. Ecco che qua vediamo andare d’accordo due modificazioni, tra quelle che abbiamo indicato sopra, e in tal modo che sarebbe arbitrario attribuire a questi esseri prima la perdita del potere assimilatore — clorofilla — poi l’acquisto come conseguenza, degli organelli da preda; e sarebbe arbitrario ugualmente il dire l’opposto; tutto insieme è un fenomeno di adattamento ad un ambiente mutato, adattamento sui cui moventi intimi (forze interne, esterne, di tutti e due i generi?) non occorre che facciamo ipotesi, per la questione che ci occupa. In questo caso si trattava di diminuzione della capacità assimilatrice qualitativa. — Quando invece si consideri il passaggio dagli organismi unicellulari ai pluricellulari, questi devono subito aver perduto nel potere assimilatore quantitativo, per il semplice fatto che il loro volume è cresciuto più che non la loro superficie, e attraverso a questa si fanno gli scambî per la nutrizione; esiste, in realtà, una differenza in questo senso tra uni- e pluricellulari. Qui dunque il differenziamento, che va unito all’acquisto della pluricellularità, va d’accordo colla diminuzione della capacità assimilatrice, in senso quantitativo, e prescindendo dal criterio qualitativo, come è dimostrato dal verificarsi dello stesso fenomeno sia nella direzione del regno animale, che in quella del regno vegetale.

Nelle piante, il differenziamento ha preso una via assai diversa che non negli animali, senza dubbio in relazione colla maggiore capacità assimilatrice qualitativa; una via che è diversa, e che è anche molto più corta; vogliamo dire che senza dubbio le piante si posson considerare come meno complesse, meno organizzate che gli animali, meno varie nei varî gruppi: sempre si troverà, se si considerino attentamente le cose, che la grande differenziazione degli animali è in rap-