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Pagina:Rivista di Scienza - Vol. II.djvu/135

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LA DINAMICA

DELLA DIVISIONE CELLULARE MITOTICA.


Le varie fasi attraversate dalla nostra conoscenza intorno alla struttura e all’attività della cellula vivente corrispondono ai successivi progressi dei nostri mezzi di studio: il microscopio e le manipolazioni tecniche del materiale. Alla fine del secolo XVII il microscopio semplice aprì un nuovo mondo di minuti esseri viventi, quali si vedono con un ingrandimento di circa 30-50 diametri. Venne poi, è vero, utilizzato un ingrandimento maggiore, ma questo, sebbene rivelasse organismi ancora più minuti, non mostrava nessuno ulteriore dettaglio riconoscibile in quelli già veduti; non solo, ma rendeva possibili concezioni così false della struttura da far descrivere l’umile spermatozoo con forma e conformazione umane. Tuttavia esso permise una certa percezione della fine struttura degli organismi superiori; e, alla fine di questo primo periodo di circa 130 anni, dobbiamo il primo riconoscimento della cellula come l’unità di struttura, per lo meno nelle piante.

L’introduzione del microscopio composto negli ultimi tempi di questo primo periodo apportò qualche vantaggio, quale un campo visivo più esteso e un ingrandimento alquanto più forte; ma in realtà non permise d’utilizzare effettivamente degli ingrandimenti più forti e di riconoscere dettagli degni di fede fino a che le aberrazioni cromatiche non furono corrette da Amici e da Lister. Questo perfezionamento fu applicato durante la prima metà del secolo XIX da pochi costruttori di grande abilità, e diede modo ai ricercatori di riconoscere che il contenuto delle cellule è la vera unità vivente, — progresso decisivo nella nostra conoscenza dovuto a Dujardin e Von Mohl, Schleiden e Schwann. Ma mentre