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analisi critiche e rassegne 201

Il secondo caso invece dallo stato in cui si troverebbe l’astronomia se il nostro sistema solare fosse troppo esposto a passaggi o a visite di astri che, pure obbedendo anch’essi alla legge di attrazione universale (come vi obbedisce anche la tegola che casca sulla testa a un pacifico viandante), non avessero dato anteriormente all’astronomo alcuna notifica della loro esistenza o delle loro traiettorie.

Sono di questa seconda specie i casi considerati dal Cournot nella sua classica analisi del concetto di azzardo e di «caso fortuito», analisi che lo portò come è noto a concludere che: «Notre science des causes pourrait se perfectionner au point de ramener la théorie du monde à n’être qu’un théorème de mathématique sans que ce perfectionnement fît évanouir l’idée de fortuite et ses conséquences rationnelles». (F. Mentré, Vie de Cournot nella serie «Philosophes et Penseurs». Blond 1907).


A queste considerazioni, applicabili a ogni genere di ricerca scientifica — tanto per esempio alle statistiche e alle previsioni del buono e del cattivo tempo quanto a quelle sulle crisi economiche o sull’avvenire delle razze umane — altre ve ne sono da aggiungere, aventi valore soltanto per il caso delle scienze sociali.

Il Limentani considera tra le altre quelle che si connettono al fatto che, nella vita degli individui e delle Società, le previsioni stesse o le aspettative, riguardanti il verificarsi di un dato avvenimento, costituiscono alla loro volta un nuovo elemento, o un nuovo fattore, di cui bisogna tener conto nel rispondere alla domanda se quel dato avvenimento, o altri che ne dipendono, finiranno per verificarsi o no.

Chi abbia ben compreso come questo, e nient’altro che questo, sia ciò che si afferma quando si dice che gli uomini, o certi dati uomini, possono, colle loro decisioni volontarie, influire, naturalmente fino a un certo punto, sul corso della storia, non trova poi alcuna difficoltà a riconoscere come una tale efficacia della volontà umana non solo è affatto compatibile col sussistere di qualsiasi rigorosa dipendenza o connessione causale tra i fatti sociali, ma rappresenta anzi uno degli aspetti più interessanti e importanti del rapporto di «causalità».


Un’altra notevole conseguenza metodologica derivante dalle considerazioni esposte dal Limentani sul carattere delle somiglianze e differenze tra le scienze sociali e le scienze fisiche naturali, è quella che riguarda l’impiego delle utopie come mezzo di ricerca.

La costruzione di schemi fantastici di società discostantisi da qualunque tipo reale e conosciuto, sia per le qualità che si attribuiscono agli uomini che le compongono, sia per le condizioni