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Pagina:Rivista di Scienza - Vol. II.djvu/232

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224 rivista di scienza

Il II. Congresso della Società filosofica italiana si è tenuto a Parma fra il 25 e il 27 settembre, contemporaneamente a quello delle Scienze.

Il presidente Federigo Enriques aprì la riunione dicendo brevi parole sul «Rinascimento filosofico nella Scienza contemporanea», quindi Guido Villa tenne la conferenza inaugurale su «L’intellettualismo nella Flosofiia contemporanea».

Nota carattestica del Congresso fu l’intervento di molti scienziati, e l’intesa che si stabilì fra questi e i filosofi su varie questioni interessanti.

Citando soltanto a memoria, ricordiamo alcune fra le comunicazioni di carattere scientifico.

Quelle di Varisco, Pastore, Padoa, sulla Logica matematica, e le osservazioni che ne seguirono misero in luce fra l’altro che vi sono due modi di considerare la Logica, come un insieme di regole discorsive fissate in uno schema, o come un insieme di operazioni psicologiche.

La comunicazione di Garbasso su «Il calcolo delle probabilità e l’ordinamento giudiziario» fu molto discussa, e nella discussione fu criticato in modo esauriente il fondamento a priori dell’applicazione delle probabilità ai collegi giudicanti; tuttavia la posizione di Garbasso era questa: prendere la probabilità come un’ipotesi arbitraria che attende in ogni caso la sua giustificazione dall’esperienza.

Gini parlò pure sulla probabilità, svolgendo una nuova definizione empirica di questo concetto, in modo da evitare le obiezioni mosse a quella di Stuart Mill.

Jona, Di Carlo, Levi A. ed altri parlarono su argomenti giuridico-sociali. Lugaro sulle basi anatomiche dell’intuizione, Della Valle sulla periodicità dell’attività psichica, ecc.

Le comunicazioni filosofiche d’ordine generale. (Troilo, Baratono) e le osservazioni che le seguirono, miseso in rilievo la necessità di accordarsi nella definizione di certi termini, e così, p. es.: di non confondere il Positivismo col Monismo (che è una Metafisica).

Enriques illustrò «il valore della Scienza» rilevando il valore utilitario ed artistico del sapere; ma ponendo soprattutto in evidenza il valore etico della «volontà del vero» che è contenuta nell’ideale scientifico; quindi riattaccò il progresso della Scienza allo sviluppo delle forme di governo cui assistiamo nella società contemporanea (separazione dei poteri, incremento delle commissioni tecniche, ecc.).

Infine anche i problemi pedagogici dettero luogo a discussioni notevoli.

Prima di chiudere i suoi lavori, il Congresso decise l’intervento delia Società filosofica al Congresso internazionale, che si terrà l’anno venturo ad Heidelberg; quindi approvò definitivamente lo Statuto sociale.

Pertanto rimane così solidificata l’opera di organizzazione filosofica che trae le sue origini dalla iniziativa di Giovanni Marabelli.


Il Congresso dell’Associazione fra i professori universitarii che annunciammo doversi tenere a Napoli (vedi N. II) è stato rimandato.


Aldo Tampellini - responsabile.


Bologna — Cooperativa Tipografica Azzoguidi.