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il bisogno di luce delle piante | 289 |
dall’Andresen, la quale reagisce quasi a tutta la porzione visibile dello spettro.
Queste misurazioni fotografiche della intensità della luce sono riuscite così semplificate col metodo da me elaborato, che si può compiere una misurazione diretta in qualunque luogo, come, per es., sotto un cespuglio all’ombra del quale si nasconde la pianta, di cui si voglia determinare il bisogno di luce; come pure non presenta alcuna difficoltà il determinare l’intensità di luce, alla quale sia esposta una foglia situata nel mezzo della chioma di un albero.
Il tema che io mi sono proposto, di determinare cioè la relazione delle piante con l’intensità e la quantità di luce, consiste prima di tutto nella determinazione numerica del loro bisogno di luce.
A questo scopo ho determinato l’utilizzazione della luce (Lichtgenuss) delle piante, e per mezzo di essa mi sono creato un mezzo idoneo per giudicare il loro bisogno di luce.
Per utilizzazione di luce intendo il rapporto fra l’intensità della piena luce del giorno1 e l’intensità della luce, che agisce sul luogo ove le piante si trovano. Se si espone una pianta alla luce piena del giorno, la sua utilizzazione di luce è L = 1, e questo valore non può essere superato. Se la medesima pianta nel caso estremo resiste ancora in luoghi dove essa riceve soltanto una ventesima parte della luce del giorno, la sua utilizzazione minima della luce è eguale a 1/20, mentre la massima è pari a uno. Il bisogno di luce di questa pianta è quindi caratterizzato dal valore L = 1 — 1/20.
Queste cifre indicano veramente un rapporto, al quale corrispondono le intensità di luce più diverse. Noi esprimiamo con questi numeri l’utilizzazione relativa di luce, cioè un valore, che, come dimostrerò più avanti, è della massima importanza nel caratterizzare il bisogno di luce della pianta.
Basta esprimere in una data unità di misura (p. es. nell’unità di Bunsen e Roscoe) tanto l’intensità della luce piena del giorno, che l’intensità della luce nel luogo rispettivo ove trovasi la pianta, per ottenere l’utilizzazione di luce assoluta.
Le misurazioni si ottengono con un errore che può salire
- ↑ Per «piena luce diurna» nel senso di Bunsen e di Roscoe devesi intendere l’intensità di tutta la luce diffusa e diretta, misurata su una superficie orizzontale.
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