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Pagina:Rivista di Scienza - Vol. II.djvu/303

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il bisogno di luce delle piante 295


Anche in questi studi mi animò la mia antica inclinazione, a cercare di porre in servizio della vita l’esperienza e le conoscenze scientifiche, e quindi ad interessarmi anche del lato pratico, cercando di mostrare come si possono vantaggiosamente applicare le misurazioni della luce sia alla coltura delle piante all’aria libera, che a quella in serre o in luoghi di abitazione. Molti agricoltori e silvicultori di alta riputazione scientifica, hanno apprezzato gli incitamenti dei miei scritti e hanno condotto a termine ricerche basate su misurazioni fisiologiche della luce, le quali sono ben chiamate a promuovere essenzialmente una razionale coltura delle piante.

In numerose dissertazioni ho descritto i risultati dei miei studi sulla utilizzazione della luce e ho tentato di rendere accessibili a un più ampio circolo di persone, in un’opera pubblicata appunto ora, quei frutti dei miei studi, che mi appaiono più maturi1.

Quest’opera non forma un puro estratto dei miei numerosi studi dedicati all’utilizzazione della luce nelle piante. Da un lato mancano i dettagli, già esposti ampiamente in questi miei studi ora citati, mentre si è avuto principalmente riguardo ai risultati ottenuti nelle ricerche; d’altro lato il libro contiene anche nuovi tentativi e i risultati di ricerche finora non divulgati, dei quali io voglio mettere qui due in evidenza. Io dimostro, che, nei limiti dell’utilizzazione della luce, il fogliame di ogni pianta sviluppa un verde stazionario specifico. Questo verde, da me appunto caratterizzato come specifico, costituisce una proprietà caratteristica delle specie di piante della stessa importanza di ogni altra proprietà utilizzata nella descrizione delle specie botaniche, come p. es. la forma delle foglie. Naturalmente anche questa caratteristica specifica è sottoposta tanto alla legge della costanza che a quella delle variazioni, come ogni altra proprietà caratteristica dell’organismo.

Come affatto nuovo bisogna poi considerare il mio tentativo di avviare un’analisi fisiologica dell’utilizzazione della luce. L’utilizzazione relativa della luce ci si presenta come

  1. Quest’opera è già apparsa in una edizione di W. Engelmann a Lipsia, sotto il titolo: Der Lichtgenuss der Pflanzen; Ricerche fotometriche e fisiologiche con speciale riguardo al tenor di vita, alla diffusione geografica e alla cultura delle piante.