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il pithecanthropus erectus ecc. 299


notevole per la forma parabolica dell’arcata, l’altezza e la larghezza della sinfisi, la continuità della serie dentale, la piccolezza del canino, tutti caratteri umani, presentava la formula dentaria dei Cebidi attuali, cioè nella dentizione permanente un premolare di più che l’uomo. Ciò dimostra l’esistenza di un fondo comune antichissimo con caratteri che adesso troviamo nella gerarchia più alta e perciò chiamiamo superiori, sebbene per sè stessi non indichino alcuna superiorità. Ugualmente il Nesopithecus del Madagascar — altro esempio riferito dal Morselli nella sua «Antropologia generale», opera che io molto utilizzo per questo riassunto — un simiade di alta statura, che Forsyth-Major, suo scopritore, ritiene un antropoide, almeno pel cranio, con dentatura di lemuride, è messo dal Gaudry fra i Cebidi. Le pretese distinzioni gerarchiche dei primati attuali, trasferite nella paleontologia, risultano molto precarie e confuse, e ciò si comprende per la maggiore vicinanza del fondo comune, dal quale sono derivati direttamente i varî rami.

Dal punto di vista poi dell’anatomia comparata le moderne teorie, svolte specialmente dal Klaatsch, sulla origine comune del gruppo dei primati da un fondo primatoide — all’inizio dell’era terziaria — armonizzano a meraviglia con l’ipotesi, sostenuta dallo stesso Klaatsch, che le scimmie americane abbiano conservato, molto meglio delle scimmie catarrine, le antiche caratteristiche comuni anche all’uomo. Alcune piatirrine, gli Ateles ad es., hanno un peso encefalico molto elevato rispetto al peso del corpo, e il cervelletto ricoperto dagli emisferi, ciò che dà una bella curva al cranio, mentre il forame occipitale viene portato in avanti, e si ha una certa attitudine a tenere dritta la testa, e la deambulazione è pure quasi eretta. Gli Ateles possono percorrere un certo tratto di strada col dorso eretto, con le gambe leggermente piegate, tenendo le braccia distese sui lati del corpo affinchè servano all’equilibrio, come fa il Gibbone, che del resto ha nel capo molta rassomiglianza con le scimmie americane, secondo il prof. Klaatsch — dal quale tolgo queste notizie — , e mentre si avvicina alle platirrine, rassomiglia in questo — cioè nel cranio — all’uomo stesso più degli altri antropoidi. Ciò che è molto eloquente per il concetto che questi caratteri cosidetti umani vengono molto di lontano, vengono dal fondo primatoide e sono distribuiti un po’ dapertutto.