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le basi della cristallografia 49
degli elementi con esso congruenti si realizza la omogeneità che si osserva nella fig. 6. Dobbiamo perciò aggiungere alle Fig. 6 operazioni di simmetria già considerate (rotazione intorno ad una retta, riflessione speculare intorno ad un piano, inversione intorno ad un punto) gli spostamenti paralleli quale nuova operazione di simmetria per passare dal primitivo punto di partenza all’attuale e cioè dalla immediata simmetria dei poliedri a quella degli aggruppamenti molecolari che costituiscono i poliedri stessi.

Se eseguiamo degli spostamenti paralleli anche fuori del piano primitivo, arriviamo ad un reticolato nello spazio, ad un sistema di punti che ci rappresenta atomisticamente non solo una faccia del cristallo, ma ancora tutta la sua costituzione.

Ciò che è più singolare è che quel principio di Platone che noi abbiamo imparato a conoscere nel primo capitolo può esser considerato anche qui come la regola fondamentale: non solo le faccie di un poliedro si possono classificare (come abbiamo visto allora) in riguardo alla loro simmetria secondo quella di un solido o poligono regolare ma lo stesso fanno anche i punti di un sistema cristallino.

Dovremmo andar troppo per le lunghe se volessimo

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