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impellente necessità di spostarsi, di far fronte al nemico, o di ritirarsi non debbono essere eseguiti facendo diminuire di un grado l’andatura della guida come è attualmente prescritto.

Si dirà che, se si vuole effettuare il dietro fronte od il plotone a destra (o sinistra) in questo modo, basterà ordinare l’andatura di un grado superiore; ma a parte l’anomalia di dover comandare un acceleramento di andatura per far sì che la guida (incaricata di mantenere la cadenza) conservi quella che ha, sta contro tale prescrizione il principio di: evitare i comandi per quanto è possibile, onde meno facili riescano gli equivoci, per non essere stati compresi. Giova d’altra parte tener presente che di fronte al nemico, scopo a cui debbono mirare le nostre evoluzioni, i movimenti debbono avere l’impronta della celerità e che quando quei movimenti si vogliono eseguire con una diminuzione di andatura della guida, allora si potrà ordinarla; ciò che trovo sia più razionale che non l’inverso. Senza contare infine che, attualmente, eseguendo il movimento al passo, la guida dovrebbe prendere un’andatura inferiore della metà, cioè un passo che non esiste.

Il cambiamento di fronte poi dello squadrone in linea, a perno fisso, e quand’anche limitato ad un semplice diagonale dovrebbe, a mio credere, bandirsi assolutamente dalle nostre evoluzioni, lasciando che desso sia riserbato alle armi a piedi, ma non all’arma a cavallo, la quale esige, per la scioltezza dei suoi movimenti, per la conservazione dei quadrupedi e pel suo modo di combattere, di manovrare sempre avanzando e senza scosse od arresti. In tal modo la guida potrebbe fare a meno di convergere con andatura inferiore di un grado a quella che aveva o che venne comandata, limitandosi semplicemente a rallentare alquanto il trotto od il galoppo per facilitare il movimento.

Altra osservazione puossi fare a riguardo del cambiamento di fronte del reggimento dagli ordini in linea che, allo stato attuale delle cose, col far convergere la fronte come in un pezzo solo, per la regolarità e l’apparenza del movimento, con-