Pagina:Rivista di cavalleria (Volume I, 1898).djvu/129

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sulle evoluzioni della cavalleria 129


A primo aspetto essa sembrerà un po’ forte, ma se si pensa che ben difficilmente arriveremo a mobilitarci colla forza al completo e che, in tutti i modi, dopo i primi giorni, andrà subito diminuendo, si vede che sarà molto se potremo raggiungere quella che dovrebbe essere ora normale (di 16 e 14), specie quando vi si difalchino tutti gli individui che saranno comandati in servizio isolato.

I reggimenti, ho detto, vorrei che fossero costituiti su cinque squadroni, onde renderli anche più maneggevoli, qualità assolutamente indispensabile per noi1.

Le brigate invece dovrebbero essere composte di tre reggimenti, perchè se è importante che il reggimento possa essere guidato dal comandante, a più forte ragione lo è la brigata quando debba costituire la prima schiera, o meglio ancora costituirsi in schiere; giacchè io ritengo che, la nostra unità tattica per eccellenza debba essere la brigata, composta come sopra è detto, rinforzata da 1 batteria a cavallo, non consentendo i nostri terreni l’impiego di unità maggiori sotto l’impulso diretto di un sol comando. Nulla vieta però che, ad ognuna delle armate, siano assegnate due di queste brigate, normalmente dipendenti entrambe soltanto dal comandante supremo d’armata; ed in circostanze eccezionali di tempo e di luogo, riunite sotto il comando di un solo.

Queste brigate dovrebbero inoltre essere costituite in modo permanente, giacchè se v’è un’arma che richieda affiatamento fra i vari comandanti e le unità dipendenti questa è appunto la cavalleria, senza di che è impossibile, alle celeri andature, trascinare, guidare e farsi comprendere dai propri riparti.

Lo stendardo del reggimento dovrebbe poi essere affiancato al comandante del plotone centrale, onde fosse bene in vista a tutti ed affinchè quel riparto costituisse la base d’alli-

  1. Presso le altre potenze i reggimenti sono o si mobilitano su 4 o 5 squadroni, e non vi è ragione per cui noi si debba avere questa unità maggiormente pesante, mentre i nostri terreni, le nostre evoluzioni, la nostra tattica, la esigono invece più leggera.