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istruzione delle reclute a cavallo 189

abbandoni le redini sulla incollatura; il che può condurre all’inconveniente accennato dove si tratta del modo di passare la barriera.

Nel nostro regolamento si raccomanda pure di «mantenersi saldo in sella»; il miglior modo, anzi il solo per ottenere ciò, è di non disturbare il cavallo nè colle gambe, nè colle redini.

Il sistema di far portare la mano destra alla coscia irrigidisce troppo il cavaliere, epperò sarà meglio che egli per ora tenga le redini riunite nelle due mani e che queste si appoggino sul collo del cavallo. Si eviterà in tal modo il distacco dei pugni, ed il loro sollevamento in aria, così facile quando le redini sono divise; e si eviteranno quei tanti spostamenti e strapponi che contribuiscono alla rovina dei migliori cavalli.

A proposito del distacco dei pugni si osserva che il distacco delle braccia non è fra gli esercizi di snodamento, ed è bene, poichè quello è movimento contrario alla buona azione delle braccia a cavallo. E quanto più la recluta terrà i pugni a giusta distanza fìra loro, tanto più resterà equilibrata in sella e tanto più il cavallo avrà andature franche e radenti.

Nè sul regolamento nostro sì fa cenno in questo punto della posizione del busto. Con cavalli sicuri come debbono essere quelli delle reclute, sarà più pratico far eseguire il movimento di piegare il busto leggermente avanti; ma il soldato non dovrà inclinare il busto avanti, sollevando il sedere di sella, bensì dovrà piegare le reni, restando col sedere in sella. Le gambe dovranno stare nella posizione naturale, e le coscie soltanto dovranno stringere la sella.

Nè si dovrà mai dire al soldato di stringere le gambe, poichè quell’intempestivo movimento farà sbagliare il tempo al cavallo.

Il regolamento tedesco dice: «Dopo un paio di settimane d’istruzione in sella s’incomincerà a far passare piccoli ostacoli, permettendo alle reclute d’attaccarsi alla criniera. L’azione delle redini dovrà essere nulla, esse si dovranno tenere alternativamente nelle due mani riunite. Un cavallo abituato al salto apprezzerà l’ostacolo e regolerà su di esso il suo salto.»

Ed il regolamento prussiano (231-286): «Se i cavalli non saltano con calma, la colpa è degli istruttori, perchè non ve li hanno esercitati a dovere».

I cavalli che sotto l’ostacolo rallentano il galoppo, che lo precipitano, che danno contrattempi non sono comodi per chi li monta e non sempre sono sicuri al salto. Con questi cavalli la recluta è facilmente trascinata a strapponare il cavallo.

Questi cavalli saranno fatti saltare in libertà nei corridoi per abituarli ad avvicinarsi all’ostacolo con cadenza di galoppo regolare e a spiccare il salto quasi sempre alla stessa distanza.