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408 rivista di cavalleria
3° Condurre il cavallo con le quattro redini sentendo l’appoggio, tanto col dito mignolo che col dito medio.

Il regolamento francese consiglia, con questo porto di redini, di agire sulle redini colla mano destra, anche quando si abbiano le armi alla mano. Vuole cioè che il soldato si serva delle due mani per essere sempre padrone del proprio cavallo.

E se un nostro soldato, colle redini riunite, non riuscisse a padroneggiare bene il proprio cavallo vogliamo sperare che, prima di pigliare le redini divise, si servirà della mano destra sopra tutte e due le redini di destra invece che su quella solo del filetto.

Il nostro Regolamento non precisa come deve essere tenuto il pugno in briglia, ma è bene che sia tenuto il più basso possibile.

Guidare a due redini. — Il Regolamento dice: «si guida a due redini nel maneggiar le armi, nello esercitare e nello sfilare» (pag. 132). Sarebbe stato meglio che vi fosse stato aggiunto: «a galoppo,» perchè non si capisce proprio come si possano fare questi esercizi a passo o trotto con i cavalli sul morso. Alcuni dicono che è necessario conservare questo modo di portare le redini, poichè, in combattimento, se l’avversario con un colpo di sciabola taglia le redini del morso, il soldato può sempre ricorrere a quelle del filetto per guidare il cavallo. Bisognerebbe però credere che l’avversario cessasse i suoi attacchi proprio quando chi ha avuto le redini tagliate è in balia del suo cavallo. Ma questo pericolo poteva esistere quando il cavaliere portava il pugno all’altezza del mento. Il soldato di cavalleria dei giorni nostri, porta il pugno sinistro più basso possibile, lo appoggia anche sul collo del cavallo e quindi questo taglio di redini non lo deve impensierire1. Deve però avere un porto di redini che permetta al ca-

  1. Sarebbe bene che molte parti della nostra bardatura fossero convenientemente raccorciate e ingentilite. Ne guadagnerebbe l’estelica, la massa cavalli ed il cavaliere verrebbe a trovarsi maggiormente a suo agio. Queste modificazioni sono reclamate da molti anni e speriamo che presto sieno effettuate. La causa di tale ritardo credo provenga da ciò che il materiale nostro deve subire l’approvazione di persone estranee all’arma. Il tenente generale La Roche Ayuion scriveva: «Il fouet aggiunto alle redini..... ha ancora l’inconveniente, e di attorcigliarsi nello staffile destro, e di disporsi sotto le cosce del cavaliere, venendo così ad imbarazzare l’azione della briglia.» Questa modificazione reclamata nel 1828 credo sia stata attuata da pochi anni in Francia; pare adunque che si vada lentamente non soltanto in Italia.
    Le redini del nostro filetto sono così lunghe che impugnate a metà come prescrive i regolamento sono anticavalleristiche. Hanno ancora all’estremità l’anello dentro il quale si passavano una volta le redini del morso ecc.... È necessario raccorciarle come si usano nella cavalleria tedesca.
    Il cavalcare a due redini si usa, dice il Regolamento, nel maneggio delle armi, nello esercitare, nello sfilare, e quindi sarà bene ricordarselo quando ai facciano le andature laterali con gli anziani.