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88 RIVISTA DI CAVALLERIA

Il senatore Breda con alcuni raffronti tra le nostre risorse equine e stalloniere e quelle di altri stati rafforza gli argomenti del conte di Sambuy.

Si pronuncia poi, sempre approvando le idee del collega, per la istituzione di un ispettorato generale degli stalloni e per quella dei concorsi regionali con premi ed incoraggiamenti per i migliori stalloni, per le fattrici più distinte e per i puledri più promettenti.

La seconda lettera del senatore Breda è in gran parte dedicata a sostenere la bontà del mezzo sangue come riproduttore e le utilità delle corse al trotto.

Ricca di citazioni e di dati questa seconda lettera svolge con validi argomenti la propria tesi.

Nel tracciare questo semplice cenno bibliografico noi non possiamo entrare nella tanto interessante discussione.

Facciamo però plauso ai due distinti ippofili che con autorità, dottrina e sacrifici si occupano dell'allevamento equino nazionale e invitiamo gli ufficiali a prendere coscienza di queste pregevolissime pubblicazioni.

S. M. d'I.


Sotto il titolo «Esodo degli ufficiali di cavalleria» la Perseveranza del 9 ultimo scoro pubblicò un articolo, spezzando una lancia in favore dell'arma nostra. Rispose l'Italia Militare con argomenti non del tutto convincenti. Terzo nella polemica entrò il Popolo Romano, uno dei pochi giornali politici che di occupino di cose militari. La Perseveranza del 20 dicembre risponde direttamente all'Italia Militare, indirettamente al Popolo Romano. Pare a noi che questa volta l'anonimo nostro difensore abbia messo il dito sulla piaga, anzi le dita sulle piaghe. Nell'articolo in questione sono semplicemente accennati dei fatti che dovrebbero dar luogo a profonde meditazioni. Invitiamo i colleghi dell'arma a leggere i sopracitati articoli, non consentendoci lo spazio di dire di più.



Alla Perseveranza, all'Esercito italiano, alla Rivista delle Corse ed all'Italia Militare e Marina, che hanno, con benevole parole, annunciato la risurrezione della Rivista di Cavalleria, i nostri ringraziamenti.



Un numero unico pel cinquantennario del reggimento cavalleria «Saluzzo». — Sappiamo che, dietro accordi passati tra l'onorevole Comando del reggimento cavalleria Saluzzo (12°) ed il noto artista militare Q. Cenni, verrà pubblicato, per il marzo 1899, un numero unico ad onore di questo bel reggimento, pel quale il predetto Comando ed i signori ufficiali del reggimento si sono già iscritti per un rilevante numero di copie.

Seguendo poi le idee personali del signor colonnello cav. Mattioli il Cenni darà a questo numero un'importanza straordinaria dal punto di vista artistico.