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i medaglisti del rinascimento alla corte di mantova 163

bilmente presso un orefice. Infatti i suoi primi lavori sono medaglie, vasi d’argento, cinture ed altri simili oggetti minuti d’oreficeria; ed anche più tardi, quando era all’apogeo della fama e la marchesa di Mantova ricorreva a lui, quale intelligente conoscitore d’antichità e critico di buon gusto, egli non isdegnava occuparsi ancora in lavori d’oro per compiacere alla sua gentile protettrice.

Le medaglie di Gian Francesco Gonzaga, signore di Bozzolo e di Antonia del Balzo, sua moglie, sono le prime cose che di lui conosciamo. Secondo l’Armand, esse furono eseguite poco dopo le nozze del Gonzaga (1479) e quindi nel 1480 circa. Descriverò più oltre questi bei prodotti dell’arte mantovana nel rinascimento, i soli che possano attribuirsi con sicurezza al nostro maestro; qui tuttavia non tralascierò di accennare come fin d’allora esse venissero conosciute ed apprezzate, perchè il rovescio di una di esse venne riprodotto in uno dei bassorilievi della porta Stanga di Cremona, ora al Louvre. Contemporaneamente alle medaglie sono forse state eseguite le due placchette che il Molinier attribuisce all’Antico,1 delle quali una è la riproduzione fedele, meno la leggenda, del citato rovescio, l’altra rappresenta un trionfatore in quadriga, colla leggenda do: he: fides: qvam: fecit.

Disgraziatamente su questi lavori noi non abbiamo alcun documento che valga a fissarne la data: furono forse essi che aprirono al nostro artefice la via al favore dei principi di Bozzolo, al servigio dei quali rimase quasi sempre finché ebbe vita; fors’anche fu raccomandato a Gian Francesco dal fratello Fe-

  1. Molinier. Op. cit, I, 68.