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30 umberto rossi

piuto questo lavoro, venne destinato dal vescovo a soprastare alla costruzione della cappella, e siccome il giovane architetto non poteva rimanere sempre a Mantova, il padrone gli diede facoltà di poter fare e disfare a suo piacimento, come appare dalla seguente lettera diretta a Francesco Gabbioneta fattore generale del vescovado:

“Volemo che tute quele lettere le quale da mo avanti vi scriverà Hermes nostro per cose spetanti ala fabrica dela nostra capella, le obediati et mandati in executione non altrimenti che come proprie perchè omnibus et per omnia le haveremo per cussì bone ac si havestive tal comissione de noi proprii„1.

Però malgrado le indulgenze papali e i mille ducati del vescovo, la fabbrica della cappella andava un po’ a rilento; il comune di Desenzano si era appriato, per ristaurare il porto, molte pietre che Lodovico aveva fatto comperare colà2; altri materiali dovevano venire da Lonigo, ma avendo da passare per gli Stati del duca di Ferrara, erano insorte quistioni per i dazii e quindi nuovi ritardi3. Ermes intanto faceva continui viaggi a Mantova per attendere all’opera e qualche volta si spingeva anche a Verona, dove contrattava dei marmi4.


    temo acceptiati per bone una lista de spese facte per la fabrica del palazo nostro qua, signata de man de Hermes, qual era deputato a quella, che ascende alla suma di lire 186 soldi 3 di moneta cremonesa. Hostiani, 21 septembris 1489.

  1. Arch. sudd. Cart. sudd. — Lettera a Francesco Gabbioneta, da Quingentole, 81 ottobre 1489.
  2. Arch. sudd. Cart sudd. — Lettera al capitano di Salò, da Quingentole, 26 maggio 1849.
  3. Arch. sudd. Cart sudd. — Lettere a Francesco Gabbioneta e al Duca di Ferrara, da Quingentole, 9 ottobre e 29 ottobre 1489.
  4. Arch. sudd. Cart sudd. — Hermeti Flavio Pat. Per risposta de