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96 federico kenner

Nel III secolo si devono distinguere due serie di medaglioni d’argento (e di pseudo-argento). I primi, meno numerosi, sono caratterizzati dalla varietà dei rovesci, mentre gli altri hanno sempre un solo rovescio rappresentante le tre Dee Monete. Per brevità chiameremo quelli: ”medaglioni storici“ e questi: ”medaglioni colle Dee Monete“, principiando ad esaminare questi ultimi.

Essi incominciano sotto Caracalla, e, fino a Filippo inclusive, recano al rovescio la leggenda: Aequitas Augusti (sui medaglioni delle imperatrici: Aequitas publica) da Treboniano Gallo sino a Galerio inclusive, la leggenda di solito è: Moneta Augusti (per le imperatrici, sempre: Aequitas publica). La rappresentazione del rovescio è costantemente quella ben conosciuta delle tre Dee Monete, ciascuna con cornucopia e bilancia, ed un mucchio di monete ai piedi.

Siccome questi medaglioni cominciano a comparire soltanto verso la fine dell’epoca in cui si coniava ancora il ”denaro“, cioè tra Caracalla e Massimino Trace, ve ne sono pochi che siano basati sul peso del ”denaro“. Tuttavia anche fra questi si trovano svariate gradazioni, da sei, sette, otto, nove, dieci ed undici denari (e verosimilmente ve ne saranno stati anche da dodici).

Assai più frequenti, fra i medaglioni colle Dee Monete, sono quelli basati sull’”antoniniano“. Essi pure presentano svariate gradazioni.

Da Gordiano 1 in poi, ne troviamo uno del peso di tre antoniniani, dodici da 4, tredici da 6, quattordici da 6, cinque da 7, e finalmente tre da 8. Più in là, cioè del doppio quaternio, non vanno.

  1. Da Gallieno in poi, anche i medaglioni di bronzo rossiccio, colle Dee Monete, sono da considerarsi come medaglioni d’argento (ossia medaglioni inargentati che abbiano perduto l’argentatara). Prima, sotto Geta, Eliogabalo, Severo Alessandro, Massimino Trace e Filippo, quando la moneta d’argento era migliore, e contemporaneamente la moneta divisionaria di rame era pure abbondante, vi erano medaglioni colle Dee Monete, tanto in argento quanto in bronzo. Ma dacché la monetazione di rame si fece scarsa, questi ultimi cessarono.