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vite di illustri numismatici italiani 109

fatica del suo nuovo riordinamento nel 1705. In mezzo alle sue continue elucubrazioni, ricevette di buon grado dal Duca anche l’incarico dell’educazione de’ suoi figli, nel 1711, nè mai si mosse dalla patria, salvo che nell’autunno degli anni 1714-15, e nella primavera del 1716, perchè dal Duca stesso, e per incarico di Giorgio I re d’Inghilterra, fu spedito in compagnia del dottor Ercole Gherardi a ricercare ne’ più celebrati archivî e nelle biblioteche della penisola notizie e documenti onde scoprire ed illustrare l’origine comune delle due nobilissime prosapie degli Estensi in Italia, e dei Brunswick di Germania e d’Inghilterra. Fu in questa occasione che il Muratori potè raccogliere quell’immensa congerie di documenti, di cronache e di monumenti, che poscia da lui ordinati, commentati e illustrati costituiscono l’opera cui va in principal modo debitore della sua rinomanza, e della gratitudine perenne di tutti gl’Italiani. Di ritorno dalla sua dotta peregrinazione in Italia, toccando il quarantaquattresimo anno di sua età, gli fu dal Duca conferito il priorato di Sant’Agnese di Ferrara, e la prepositura di Santa Maria Pomposa di Modena. Ciò valse ad accendere maggiormente nel Muratori le più belle virtù. Persuaso che la sua nuova condizione gl’imponesse maggiori doveri, e trovandosi anche più ricco di mezzi, fa sua gioia della beneficenza; per sua iniziativa, e per l’aiuto di altri caritatevoli personaggi, viene istituito in Modena il Monte di pietà pei poveri; colle elemosine somministra le medicine agli ammalati, solleva gli indigenti, dota le figlie oneste de’ poveri; visita i carcerati, predica e catechizza nella sua chiesa; consola gli sventurati ovunque li trova. Esausto da tante fatiche s’ammala, 1720; ma ricuperata dopo alcuni mesi la salute, riprende i suoi lavori, 1721-22, raccoglie nuovi e preziosi materiali per l’illustrazione delle