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un bando contro le monete trivulziane 207

Intanto i Grigioni rinsaviti, dato tregua alle feroci discordie, agognavano ricuperare quanto la rabbia politica e religiosa aveva lor fatto perdere; e Francia e Venezia che con occhio sospettoso osservavano le mene di Spagna, porgevano ajuto e consigli agli oratori di Mesocco1.

Il Gueffier, legato del Re Cristianissimo, apertamente diceva essere Teodoro creatura di Spagna, godere egli immenso credito a Madrid, badassero che posto piede in Mesolcina avrebbe poi stesa la mano sui baliaggi italiani. La Dieta Elvetica, di questo impressionata, respinse le domande del Trivulzio e acerbamente si lamentò ― che oro ed armi di Spagna turbassero la quiete degli alleati Grigioni.

Già s’erano stretti il Duca di Savoja, Francia e Venezia per garantire l’integrità della Rezia2, né i Confederati erano alieni per la stessa causa di correre all’armi, onde Spagna impreparata alla guerra, moderò lo zelo del Duca di Feria, suo governatore a Milano e caldo fautore del Trivulzio.

Il 23 Marzo 1623 il Duca scriveva ai Confederati « che io applicandomi ad assistere al d.o Principe Trivulzio... non ho mai havuto animo di tentar cosa ve-

    tena tenuta in Lostallo il 25 aprile 1773 progetto stampato nel 1774 in Coira, presso Bernardo Otto, in-4° pag. 70, trovasi a pag. 55-59 un «Compendio delle Raggioni — a favore della Valle Mesolcina, e della sua libertà» il quale è semplicemente un sunto del Factum tale, ecc. L’Haller, Op. cit., vol VI, n. 209 erroneamente scrive che lo stampato porta gli stemmi delle Tre Leghe. Nella prima pagina di questo progetto sono invece riprodotti gli antichi sigilli dei Tre Vicariati Mesolcinesi (Sigillum . Vicariatis . Mesochi — Sigillum . ROveredi — Sigillum . Communistatis . Calanckae) come abbiamo verificato in un esemplare cortesemente fornitoci dal sig. Avv. Aurelio Schenardi di Grono.

  1. Sprecher. Historia, ecc. Op. cit. pag. 866.
    Botta. Storia d’Italia. Lib. XIX, pag. 235.
  2. Botta. Op. cit., lib. XIX, pag. 235,