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annotazioni numismatiche genovesi 377

meritato per questa rinunzia, sebbene qualche altro fatto possa far giudicare meno favorevolmente il carattere dell’Adorno; quale sarebbe quello della parte sostenuta da lui contro il Tommaso, del quale aveva prima favorito l’assunzione al Dogato.

Nelle tavole cronologiche dei Dogi riportate da diversi autori, non è segnata l’interruzione del governo ducale al 1442. Quelli tra gli storici Genovesi che ne fanno menzione, si limitano a dire della congiura del Gian Antonio Fiesco, dell’assalto al palazzo nel 18 Dicembre, e della resa del Doge a Raffaele Adorno: della nomina degli anziani e dei Capitani per il governo della città, e finalmente della elezione a Doge dell’Adorno. Vediamo infatti che ne dice il Giustiniani che è lo scrittore più vicino a quell’epoca avendo egli dettato i suoi annali 22 anni più tardi: “E quella notte il Duce ebbe notitia che il Flisco era entrato, e che l’arme s’erano levate centra di lui, ed il giorno seguente (18 Dic.) fu pregato il Duce che dovessi cedere al Ducato par più pacifico della città, e rispose che non voleva far questa cosa senza maturo consiglio, e furono eletti sedeci cittadini dalla maggior parte del populo, i quali poi elessero Battista da Guano dottore, Pietro de flisco, Batista de i fornari, Demetrio Cattaneo, Thedisio d’oria, Pietro bondinaro, Andalo maruffo, e luca di grimaldi, o si levò gran tumulto, e già la maggior parte giorno era passata, ed il Flisco con i congiurati armati assaltorono il palazzo, e senza esserli fatta alcuna resistenza l’occuporono, ed il duce Thomaso si ridusse in la torre dell’horologio, e poi si diede in balia di Raffaello Adorno. E gli Antiani con gli aggionti elessero otto capitani della libertà Raffaello adorno dottor di legge,