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annotazioni numismatiche genovesi 27

alla stessa, collo scudo di Francia. Le f . a invece, si trovano col t in nesso oppur senza, nelle sole monete di Francesco I. Questi fatti ci autorizzano alle seguenti induzioni.

1.° Le due categorie di monete della Libertà, devono assegnarsi ad epoche diverse.

2.° Quelle che hanno le sigle i . c, ossia colla leggenda libertas popvli ianve, convengono bene all’Aprile del 1507 durante la rivolta al Re. E gli Autori delle nostre Tavole sono anch’essi di questo parere.

3.° Le altre, fino a prova in contrario possono lasciarsi al 1528.

Prima di finire devo far rilevare, che se non esiste interruzione nell’uso della nuova foggia del nome di Genova sulle monete della libertà del 1528, non si è in grado di asserire altrettanto per le monete di Francesco I. Questa incertezza, deriva dal non possedere sicuri criteri per distinguere, quali fra lo monete sue appartengano agli anni prima di Antoniotto, cioè dal 1516 al 1522, e quali a quelli dal 1527 al 1528. Le monete del Francesco I hanno bensì due leggende differenti, quella col Dominus Ianue e quella col solo Rex Francorum senz’altro, ma da questa sola variante non può trarsene conseguenza per la precedenza delle une sulle altre.

Neanche possiamo ricorrere per analogia ai tempi di Ludovico XII, perchè si cambiano le impronte e la leggenda al rovescio secondo che si tratta di monete coniate prima o dopo del 1507, tuttavia tanto quelle anteriori che quelle posteriori hanno tutte il Dominus Ianue. In queste condizioni, l’unica supposizione che potrebbe farsi sarebbe basata sul succedersi delle iniziali di zecca. In tal modo dopo il minuto dell’Ottaviano colla iniziale m (V. Annot. I)