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girolamo gualdo 143

primo tratto, che la medaglia in onore di Girolamo, illustrata prima dal Mazzacchelli e poi dall’Armand, uscisse dal punzone del celebre Vicentino: e il sospetto potrebbe anche pigliar forma di ragionevole congettura, quando non sorgesse di mezzo un’altro fatto.

In Vicenza nasceva nel 1567, un anno dopo la morte del Gualdo, Camillo Mariani. Di lui lasciava memoria Girolamo Gualdo, un pronipote del Protonotario, vissuto in sui primordi del secolo decimo settimo. Il Mariani, scrìveva “fece molte opere nella città” di Vicenza “et in Venetia;” ma “perfettissimo divenne in Roma nella pittura, scoltura et architettura, come ne dimostra chiaro l’adornamento della Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore, dove anco fu sepolto e da Monsignor Gualdo juniore gli fu scritto quell’epitaffio, in nome d’un suo discepolo, che dice: — Camillo Mariano Vicentino architecto, pictori, sculptorique insigni, qui dum veterum gloriam aemulatur, satis eos aequasse constat. Inventionibus acer, manu excellens, principibus charus, hominibus eiusdem artis acceptior, complures Italiae urbes monumentis ipsius clariores reddidit, felix quod Summorum Pontificum Clementis VIII et Pauli V in exornandis almae Urbis Basilicis primariis voto vel impleverit, vel superaverit. Paschalis discipulus in admirationem verae laudis magistro et civi suo c. p.1. — E il Museo Gualdo

  1. Girolamo Gualdo, Giardino di Cha Gualdo (1650) Msc. Cod. XXYII. cl. IV. nella Marciana. Oltre il detto, recansi nel Giardino altri epitaffi e due sonetti in lode di Camillo, i quali erano stati affissi al sepolcro. Mi sia lecito riprodurre l’epitaffio: Camillo Mariano Vicentino sculptori eximio, picturae et archtecturae peritissimo. Quantum fuerit futurusque fuisset, si 44 annorum non decessisset, ejus opera hic et alibi demostrant. Moritur Paulinam in Exquiliis excolens structuram a. 1611. Vale, optime Praeceptor.

    Hospes, ades parumque venerare sepulchrum:
    Est etenim magni funeris urna capax.

    Hic iacet insignis non una laude Camillus,
    Mille modis vivum qui simulatur opus,