Pagina:Rivista italiana di numismatica 1890.djvu/300

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tremisse inedito al nome di desiderio, ecc. 283

contrassegnato da quel consueto e largo orlo liscio, che verso la parte centrale coniata passa a formare un anello rilevato che circonda il nome del principe segnato nella moneta, lasciando al rovescio le traccie dello stesso anello apparenti in incavo con qualche danno della leggenda ivi scolpita. Al centro del diritto vi ha una croce potenziata a braccia eguali, ed in capo alla leggenda altra simile piccola croce. In seguito da destra: DND ESIDERIVR (Dominus Noster DESIDERIVs ReX). La lettera N è in nesso colla successiva D, in alto dopo la prima D vi ha un bisante, e le due lettere E sono indicate con due punti o bisanti accostati ad un’asta od I.

Il rovescio la cui parte coniata è più ampia, presenta due circoli al cui centro sta una stella a sei raggi accantonata da fogliuccie; in giro dopo una piccola croce eguale a quella segnata nel diritto corre la leggenda FLAVIA SIDRIO in qualche modo resa meno semplice, ed anzi effettivamente complicata dalla presenza di alcuni bisanti o punti rilevati, e dei quali se ne contano ben sei, cioè due dopo la L, uno fra le braccia della V, uno dopo l'I di FLAVIA ed uno rispettivamente dopo l’I e dopo l’O di SIDRIO.

È consueta la presenza di alcuno di quei punti rilevati o bisanti nei tremissi longobardi al tipo del presente, appartengano essi al re Astolfo (749-756) ovvero a Desiderio (756-774), ed appaiono poi più numerosi e variamente aggruppati in simili pezzi ed anche nei denari d’argento col nome del re Carlo di Francia detto il Magno quali si

    mente quattro tipi, dei quali i primi sono pure e semplici imitazioni dei tremissi bizantini, di quelli in ispecie al nome di Maurizio Tiberio. Conoscersene quindi altri che portano al diritto il busto ed il nome del re longobardo, ripetuto lo stesso nome anche al rovescio intorno alla figura alata di tipo pur bizantino; poi aversi in terza linea tremissi col busto ed il nome del re al diritto e la figura di San Michele colla sua leggenda al rovescio; chiudersi infine la serie coi tremissi stellati fatti a somiglianza di quelli di Lucca, e dove non più compare il busto ma solo il nome del re intorno ad una croce, e nel rovescio vi ha la stella a sei raggi col nome della città onorata colla qualifica di flavia.