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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1890.djvu/513

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496 francesco gnecchi

R/ — VICT GERM (all’esergo) IMP VI COS III (in giro).
Vittoria alata che guida una quadriga lenta a sinistra, volgendosi indietro. Il davanti del carro termina in una testa d’aquila.

(Vedi Tav. XII).


Il tutto è racchiuso in un cerchio di bronzo concavo al dritto, convesso al rovescio e lavorato esteriormente.

Diam. mm. 88 col cerchio, mm. 59 senza cerchio. — Peso gr. 191,200.

Questo bellissimo bronzo, il cui dritto, in proporzione ridotta, quale si vede in testa a queste osservazioni, fu adottato come ornamento al frontispizio della nostra Rivista fino dalla sua origine, e le cui due faccie sono riprodotte al vero nell’annessa tavola N. XII, venne finora considerato quale medaglione; ma, per le ragioni che andrò esponendo, io sono venuto nella convinzione che non si tratti affatto d’un medaglione, bensì di un bronzo destinato a tutt’altro uso e che del medaglione non ha se non la superficiale apparenza. Avvenne di esso come di molte altre cose, cui un primo falso batte* simo conferisce un carattere, che viene dai seguenti accettato senza sufficiente esame, cosicché la fama usurpata va di mano in mano acquistando consistenza, finché poi passa nel numero dei fatti giudicati.

E, caso tutt’altro che strano, anzi comune, questo supposto medaglione ebbe l’onore di tante illustrazioni, citazioni e riproduzioni, quante probabilmente non ebbe mai alcuno dei veri!

Appartenente già al famoso medagliere Estense, di cui porta la marca, entrò con molti altri splendidi pezzi di quel medagliere nel Gabinetto di Brera.

Quella provenienza e quella marca attestano un primo