Pagina:Rivista italiana di numismatica 1890.djvu/550

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annotazioni numismatiche genovesi 531

la moneta genovese porti il giglio ed il nome del Re signore di Genova; ed infatti vediamo tutta la serie in oro, argento e mistura ad alto titolo, soddisfare pienamente a questa condizione. Ma l’infima monetucola, come cosa insignificante e per diametro e per titolo, poteva ben sottrarsi alla legge generale, per non variare la consuetudine invalsa nella nostra zecca. D’altronde questa stessa consuetudine non dovea tornar sgradita al Governatore, nel dargli facoltà d’imprimere il proprio nome sui minuti: tanto più che qualunque infrazione alle convenzioni, poteva trovare una sufficiente giustificazione nelle istruzioni segrete avute dal Re, il quale voleva che si governasse con dolcezza questo riottoso popolo, purché non ne patisse l’interesse proprio.

Nella mia XIII Annotazione trovasi disegnato un minuto colla leggenda incompleta .... cgi, ed assegnato al Cardinale Paolo di Campofregoso. Ricordando bensì il minuto fc gi, ma non conoscendo ancora la variante fd cgi, non mi trovava allora in grado di spiegare il c diversamente da Cardinalis. In seguito alla scoperta dei N. 5 e 6, devo ora lealmente dichiarare, che la interpretazione di quella leggenda diventa incerta, potendo quel minuto stesso essere eguale a quelli della presente.

Cremona, Ottobre 1890.