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della storia di questa officina monetaria, dei feudi di questi principi, dei privilegi loro concessi dagli imperatori, dei contratti di zecca, e delle varie specie di monete da loro coniate. Una tavola aggiunta ci offre il disegno di cinque monete di Campi, e l’autore, dandone la descrizione, dichiara di non averne vedute altre in tutte le collezioni pubbliche e private di Genova, compresa quella della stessa famiglia Centurioni, dove si conservano gelosamente tutte le memorie relative a quel casato. — Le monete da esso illustrate sono le seguenti:

Carlo Centurioni (1654-63). Una Doppia d’oro del 1662 (una delle due già pubblicate nel Catalogo del Museo di Vienna), e un Testone (?) di tipo identico alla doppia.

Gio. Batta Centurioni colla moglie Giulia Serra (1668-72). Una Doppia d’oro del 1668, e due Testoni (?) dello stesso tipo, uno dell’anno 1668, l’altro del 1672.

Lo stesso Olivieri poi, in un suo articolo su monete e medaglie di famiglie genovesi, inserita nella sua Rivista della Numismatica antica e moderna1, pubblicava nel 1864 due altre monete di Campi, in aggiunta a quelle da lui descritte nell’altra sua opera citata. La prima è uno zecchino del principe Gio. Battista Centurioni dell’anno 16682. La seconda è un luigino dall’Olivieri attribuito a Giulia Serra moglie del principe G. B. Centurioni. L’autore riporta quel

  1. Olivieri A., Monete e medaglie delle famiglie genovesi dei Centurioni, dei Doria e degli Spinola, di recente scoperte. — «Rivista numismatica antica e moderna». Vol. I, pa. 68-65; tav. II, N. 8 e 4.
  2. Questo zecchino, forse unico, già posseduto dal Sig. Franchini di Genova, si trova descritto nel Catalogo della sua collezione (Pag. 14, tav. I, n. 167), ed è ora posseduto dal conte Nicolò Papadopoli di Venezia.