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MEDAGLIE DEL VELLANO DI PADOVA
IN ONORE DI PAOLO II
A nessuno de’ Papi, che hanno retto la Chiesa nel secolo XV, furono coniate tante medaglie, quante a Paolo II. L’Armand ne annovera ben ventisette, varie di dimensioni, di leggende e di storie1: ma non di tutte è riuscito a determinare, anche per ragionevoli congetture, gli autori. Il lungo studio e il grande amore lo condussero a scoprire appena che tre soltanto delle ventisette sono opera del Paladino, un artefice noto per le sue medaglie di riproduzione in onore de’ Pontefici del secolo XV2, e una, forse, d’Aristotele Fioravanti di Bologna3, Quanto agl’incisori delle altre ventitré, l’Armand non osa proferire nemmeno una parola di semplice congettura.
Ricorda bensì che Cristoforo Geremia di Mantova ebbe a coniare, a testimonianza di Raffaello di Volterra, una medaglia in onore di Paolo4, e che un’altra ne usciva, come afferma il Vasari, dal punzone del Vellano di Padova5; ma, all’oscuro de’ caratteri, che le contraddistinguono, confessa schiettamente di non cono-