Pagina:Rivista italiana di numismatica 1891.djvu/190

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174 bernardo morsolin

e in questo periodico1, dovrebbesi ritenere ch’egli fosse esperto del pari nelle tre arti principali del disegno, nella pittura cioè, nell’architettura e nella scoltura. Il giudizio vuol essere però modificato, quando si ponga mente ai particolari, dati dagli scrittori2, che ne hanno fatto parola. Il Baglioni dichiara che la pittura non fu coltivata da lui che per puro diletto: né si sa che i saggi, lasciati, come fu detto, in qualche città dell'Italia3, si attirassero l’attenzione degli scrittori di cose di arte. Dicasi altrettanto dell’architettura. Per quanto il Baldinucci ne lodi la rara perizia4, non pare che l’opera del Mariani s’estendesse oltre l’esercizio della matita. Dove i biografi si accordano nel riconoscere in lui un vero valore, è nella scoltura, della quale rimangono prove mirabili in Roma e segnatamente nelle Basiliche di Santa Maria Maggiore, di San Giovanni in Laterano e di San Pietro in Vaticano. Chi fosse vago di particolari notizie in proposito, non ha che a consultare le opere del Baldinucci, del Titi e del Baglioni5, e uno scritto recentissimo del Bertolotti; dal quale si rileva che il Mariani sin dal 1597, quand’oltrepassava di poco i trent’anni, aveva già fermato stanza in Roma e vi godeva bellissima nominanza di principale tra’ Veneti, che vi esercitavano l’arte dello scalpello6. In Roma poi scolpiva non solo nella pietra e nel marmo, ma lavorava egregiamente di stucchi, e modellava storie e figure, fuse

  1. Arte e Storia e Riv. It di Num., loc. cit.
  2. Vedi specialmente il Baglioni nell’opera citata. Baldinucci, Notizie de’ Professori del disegno, vol. X, Milano, 1822, e Titi, Ammaestramenti di pittura, scoltura e architettura nelle Chiese di Roma. Roma, 1686.
  3. Baglioni e Baldinucci, op. cit — Orlandi, Abecedario pittorico. Venezia, 1758.
  4. Baldinucci, op. cit.
  5. Baglioni, Baldinucci e Titi, op. cit.
  6. A. Bertolotti, Artisti Veneti in Roma ne’ secoli XV, XVI e XVII Venezia, 1884.