Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
camillo mariani coniatore di medaglie | 183 |
rano1, sarebbe stata Verona. Lascio alla critica l’indagare e decidere quanto ci sia di vero intorno al Marano che, in onta all’antichità del casato in Vicenza, potrebbe anche essere un individuo immaginario. Dirò soltanto che l’anacronismo vorrebbesi imputare al difetto forse d’erudizione nell’artefice, a cui la fonte della notizia non dichiarava a quale de’ due Federici, I o II, avesse servito, come pur si vedrà, il Vicentino. Dell’anacronismo sembra però s’avvedessero i discendenti. Lo deduco da un atto, rogato per man di notaio nel 1709. Volendosi rendere palese per esso alla Signoria di Venezia l’antichità e nobiltà del casato, citavasi tra le prove anche la medaglia, che chiamasi antica, della quale vi si riproducono esattamente il diritto ed il rovescio. Un’unica alterazione si incontra nella leggenda. L’imperatore non è Federico il Barbarossa, ma Federico II. Vi si legge cioè: — ALBERTVS • MARANVS • VICENT • FEDERICI • II • IMP • VICA2.
Io non ispenderò molte parole sulla medaglia del Mariani in onore di Girolamo Gualdo, prelato a’ servigi da prima del cardinale Pompeo Colonna e poi del cardinale Nicolò Ridolfi, canonico della Cattedrale della sua patria, Protonotario apostolico, letterato di bel grido, poeta e fondatore del Museo, ora disperso, nelle sue case in Pusterla3. Nato in Vicenza nel 1492 e mortovi a settantaquattro anni nel 1566. Di essa, illustrata dal Mazzucchelli4, e dall’Armand5 ho già dato alcuni rag-