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le novità degli scavi di roma nel 1890 291

GRAN BRONZO.


3. Dopo Cohen 240.

D/ - IMP SER GALBA AVGVSTVS
Busto a destra coronato di quercia col paludamento.
R/S P Q R OB CIV SER, in una corona di quercia.

(Tav. XVI, n. 3).


Questo splendido bronzo, coperto di patina nera con riflessi argentei, è uno dei più belli che si possano vedere, sia come arte che come conservazione. — Il rovescio è fra i comuni di Galba, ma è l’iscrizione del diritto che rende questo gran bronzo degno di nota. Tra il numero sterminato d’iscrizioni, che si leggono intorno alla testa di Galba nelle sue monete, quella del nostro bronzo non è conosciuta che su di un altro gran bronzo, col rovescio ROMA, già appartenente alla Collezione Gréau1 e di cui non si conosce l’ubicazione attuale.

È strana l’enorme varietà delle iscrizioni ricordanti il nome di Galba, anzi crederei che è sotto il regno di questo imperatore che la varietà di tali iscrizioni raggiunge il suo culmine, tanto più se si considera che, essendo il regno di Galba durato sette soli mesi, mancano nelle iscrizioni delle sue monete tutte le varietà dovute alle diverse date, le quali sono appunto la causa del moltiplicarsi delle iscrizioni per altri imperatori. Eckhel, il quale, al principio d’ogni regno porge l’elenco delle varie iscrizioni che si incontrano sulle monete, ne numera 29 dif-

  1. Catalogo della Vendita Gréau n. 909, riportato nella seconda edizione del Cohen al N. 179.